Quando si prova ad analizzare un periodo che supera i cinque giorni previsionali, diciamo che è già da considerarsi una tendenza, perchè come tutti ormai sanno, andare già oltre i tre giorni per stilare una previsione, l'attendibilità della stessa diventa sempre meno veritiera. Superando invece i cinque giorni, si comincia appunto a parlare già di tendenza, che rappresenta solo una possibile soluzione in linea generale, soggetta quindi a modifiche spesso anche sostanziali.
Il periodo focalizzato è quello della fine del mese di settembre, proprio a causa della configurazione barica che potrebbe venirsi a creare. Ma andiamo per gradi. Nella terza decade del mese in questione, grazie ad una permanenza dell'anticiclone a latitudini settentrionali europee, una massa d'aria fredda si riverserà sulla Russia, apportando occasioni anche per nevicate a bassa quota. In un primo tempo i modelli matematici individuavano anche l'Italia come possibile obiettivo di quest'aria più fredda, ma con gli aggiornamenti successivi, questa ipotesi è venuta meno, fino quasi a scemare definitivamente o solo con un interessamento sostanzialmente marginale e relegato alle regioni settentrionali del Paese. Avremo quindi un calo termico, ma non eclatante.
Verso la fine del mese però, potrebbe aprirsi una parentesi diversa, perchè un cedimento barico sulla Gran Bretagna, spianerebbe una strada per l'interessamento di aria nord atlantica molto instabile e fresca su gran parte d'Italia. Se ciò dovesse avvenire, potrebbe scavarsi un vortice ciclonico proprio sul nostro Paese, in grado di apportare fenomeni precipitativi anche violenti o addirittura estremi. Al momento risulta essere solo un'ipotesi, che avrà bisogno di conferme o smentite con i prossimi aggiornamenti, ma che può rappresentare una svolta sulle condizioni meteorologiche italiane verso una fase decisamente perturbata e di profondo maltempo autunnale.
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di Redazione, 17-09-2021 ore 11:30 
