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Meteo: gennaio vuol fare la storia. Possibile Buran entro fine mese


di  Redazione, 05-01-2025 ore 10:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Il mese di gennaio potrebbe riservare sorprese storiche per il meteo italiano. Gli ultimi aggiornamenti dei modelli meteorologici iniziano a delineare uno scenario che fa sognare gli amanti dell’inverno e preoccupa chi teme condizioni estreme: il possibile arrivo del Buran entro la fine del mese. Si tratta di un evento raro, capace di portare un carico di freddo intenso e nevicate abbondanti su gran parte d’Italia, con effetti che potrebbero protrarsi per giorni.

Cos’è il Buran e perché è così temuto?

Il Buran è un vento gelido proveniente dalla Siberia che, in particolari configurazioni atmosferiche, riesce a raggiungere l’Europa centrale e meridionale. Quando questo vento artico invade il nostro Paese, trasporta masse d’aria gelida capaci di far crollare le temperature di molti gradi sotto lo zero, anche in pianura. A rendere il Buran ancora più spettacolare – e temibile – è la sua capacità di generare nevicate copiose, talvolta fino alle coste.

Il fenomeno si verifica quando l’anticiclone russo-siberiano si sposta verso ovest, entrando in contatto con aree di bassa pressione situate nel Mediterraneo. Questo incontro tra l’aria gelida continentale e l’aria umida marittima crea le condizioni ideali per precipitazioni nevose estese e persistenti.

Le condizioni attuali: un gennaio sotto osservazione

Già dai primi giorni del mese, gli esperti meteorologi hanno osservato un rafforzamento dell’anticiclone siberiano. Le temperature in Siberia sono scese a livelli eccezionalmente bassi, accumulando riserve di aria gelida pronte a spostarsi verso ovest. Al contempo, sull’Atlantico si sta formando un sistema di bassa pressione che potrebbe agire come “catalizzatore”, attirando il Buran verso l’Italia.

I modelli previsionali a lungo termine indicano un’elevata possibilità che questa configurazione prenda forma entro la fine di gennaio. La traiettoria precisa del fenomeno resta incerta, ma le regioni più esposte sarebbero quelle del Nord e del Centro Italia, con un focus particolare sulla Pianura Padana, l’Appennino e le aree adriatiche.

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Le possibili conseguenze: neve e gelo diffusi

Se il Buran dovesse concretizzarsi, gli effetti sul territorio italiano potrebbero essere significativi. Secondo le previsioni attuali, potrebbero verificarsi:
    •    Crolli termici: le temperature potrebbero scendere fino a -10°C o anche oltre nelle aree interne e montane, con valori vicini allo zero anche lungo le coste.
    •    Nevicate abbondanti: l’aria gelida siberiana combinata con l’umidità mediterranea potrebbe generare episodi nevosi particolarmente intensi, con accumuli significativi anche in pianura. Città come Bologna, Milano e persino Roma potrebbero imbiancarsi.
    •    Ghiaccio e disagi: oltre alla neve, le gelate estese potrebbero creare difficoltà nella circolazione stradale, ferroviaria e aerea.
Un evento raro ma non senza precedenti

L’ultimo episodio significativo di Buran risale al febbraio 2018, quando granparte dell’Italia fu letteralmente paralizzata dal gelo e dalla neve. Quell’evento portò nevicate spettacolari fino a città come Napoli e Roma, dove il panorama si trasformò in un inedito scenario da fiaba. Tuttavia, il Buran più celebre nella storia recente resta quello del gennaio 1985, che fu il responsabile di un’ondata di freddo epocale, con nevicate da record e temperature che sfiorarono i -20°C in alcune località.

Sebbene questi eventi siano rari, l’Italia non è estranea a condizioni meteo estreme causate dall’arrivo del Buran. Tuttavia, ogni episodio è unico, e l’impatto dipende dalla traiettoria precisa e dall’interazione con i sistemi meteorologici locali.

Come prepararsi a un possibile Buran

Se l’arrivo del Buran dovesse essere confermato nelle prossime settimane, sarà fondamentale prepararsi adeguatamente, specialmente per chi vive nelle zone più esposte. Ecco alcune raccomandazioni pratiche:
    •    Aggiornarsi costantemente: segui gli aggiornamenti meteo ufficiali per conoscere l’evoluzione della situazione. Le previsioni a breve termine forniranno indicazioni più precise sull’entità e sull’area interessata.
    •    Pianificare gli spostamenti: evita di metterti in viaggio durante le fasi più critiche del fenomeno, soprattutto se vivi in aree interne o montuose.
    •    Proteggere l’abitazione: assicurati che le tubature siano isolate per evitare gelate e, se possibile, tieni una scorta di generi di prima necessità nel caso di difficoltà nei rifornimenti.
    •    Equipaggiarsi per il freddo: chi deve spostarsi in auto dovrebbe verificare di avere gomme invernali o catene da neve a bordo. Indumenti termici e accessori per il freddo saranno essenziali.

Cosa ci dicono le analisi meteo

Le analisi invitano alla cautela: nonostante i segnali sempre più evidenti, il Buran resta un fenomeno meteorologico complesso e difficile da prevedere con assoluta certezza. Alcune variabili, come la posizione precisa dell’anticiclone russo-siberiano e l’interazione con i sistemi di bassa pressione sul Mediterraneo, saranno determinanti.

“Al momento possiamo parlare di una possibilità concreta, ma non di una certezza assoluta”, spiegano i meteorologi. “Solo con l’avvicinarsi della fine del mese avremo un quadro più chiaro. Tuttavia, i segnali attuali sono molto interessanti per chi ama il freddo e la neve.”

Un gennaio da ricordare?

Dopo mesi caratterizzati da temperature anomale e fenomeni meteo spesso estremi ma di natura opposta, come siccità o piogge torrenziali, l’arrivo del Buran potrebbe riportare un “equilibrio invernale” inaspettato. Gli appassionati di neve stanno già fremendo all’idea di vedere l’Italia trasformarsi in un candido paesaggio invernale, mentre chi teme il gelo e i disagi guarda al cielo con apprensione.

Indipendentemente da ciò che accadrà, gennaio 2025 si preannuncia come un mese che potrebbe entrare nella storia meteorologica. Le prossime settimane saranno cruciali per confermare o smentire l’arrivo del Buran. Nel frattempo, non ci resta che osservare con attenzione le mappe meteo e prepararci, nel caso in cui l’inverno decida davvero di fare sul serio.




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