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Meteo: neve forte in arrivo. Alcune zone riscriveranno la storia


di  Redazione, 06-01-2025 ore 11:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Un’ondata di gelo eccezionale è pronta a colpire l’Italia e, con essa, arrivano previsioni che annunciano nevicate da record. A partire da sabato 11 gennaio, un’irruzione di aria gelida porterà il freddo russo su buona parte del Paese, in particolare sulle regioni adriatiche e su alcune aree del Sud. Tra tutte, l’Emilia-Romagna si prepara a vivere un evento storico, con accumuli di neve che supereranno i 50 cm già a partire dai 400 metri di quota. Tuttavia, anche altre regioni del Centro e del Sud vivranno scenari invernali straordinari, con dettagli ancora in fase di definizione, soprattutto per quanto riguarda le quote neve.

Emilia-Romagna: protagonista di un evento eccezionale

L’Emilia-Romagna sarà probabilmente la regione più colpita da questa ondata di maltempo. Le previsioni attuali indicano accumuli di neve impressionanti sopra i 400 metri di altitudine, con picchi che potrebbero superare i 50 cm in diverse località dell’Appennino. Le città collinari e montane, come Imola, Faenza e Castel San Pietro, saranno tra le più coinvolte, mentre le aree montane dell’Appennino emiliano potrebbero registrare nevicate ancora più copiose.

Anche le zone pianeggianti, soprattutto quelle della Romagna, vedranno la neve, sebbene gli accumuli saranno probabilmente più modesti. L’intensità del freddo giocherà un ruolo chiave nel determinare se la neve riuscirà a posarsi stabilmente anche a basse quote. Scenari che evocano grandi nevicate del passato sono già sul tavolo e, se le previsioni saranno confermate, questa nevicata potrebbe riscrivere la storia meteorologica della regione.

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Centro Adriatico: da Marche ad Abruzzo, neve abbondante in arrivo

Le regioni del Centro Adriatico saranno investite in pieno dall’ondata di freddo e neve. Nelle Marche e in Abruzzo, l’aria gelida in arrivo dall’Europa orientale troverà il terreno ideale per scaricare copiose nevicate, favorite dall’interazione con l’umidità proveniente dal mare Adriatico. Sopra i 500-600 metri, gli accumuli di neve potrebbero essere abbondanti, con zone interne come Macerata, Ascoli Piceno, L’Aquila e Teramo che potrebbero registrare accumuli superiori ai 40 cm.

Fiocchi di neve potrebbero arrivare anche a quote collinari o persino pianeggianti, soprattutto nelle ore notturne o nei momenti di maggiore intensità del freddo. Tuttavia, la quota neve resta ancora difficile da decifrare, dipendendo dall’effettiva intensità dell’irruzione artica. Località costiere come Ancona e Pescara potrebbero assistere a momenti suggestivi di neve mista a pioggia, ma è più probabile che gli accumuli significativi restino confinati alle aree interne.

Sud Italia: Basilicata e Puglia in allerta

Anche il Sud Italia non sarà risparmiato dalla perturbazione. In particolare, la Basilicata e la Puglia settentrionale si preparano a un weekend invernale che potrebbe regalare scenari spettacolari. Sul Gargano e nelle zone collinari della Basilicata, sopra i 600-700 metri, sono attesi accumuli che potrebbero superare i 30-40 cm, soprattutto nelle località più esposte ai venti freddi provenienti dal nord-est.

Fiocchi di neve potrebbero scendere anche sulle zone pianeggianti della Puglia settentrionale, coinvolgendo città come Foggia e le aree del Subappennino Dauno. La situazione resta comunque in evoluzione: se l’irruzione fredda sarà più intensa del previsto, la neve potrebbe fare la sua comparsa anche a quote ancora più basse.

Le incognite sulla quota neve

Nonostante le indicazioni generali, la quota neve resta uno degli aspetti più difficili da definire con certezza. La variabilità dipende dall’intensità del freddo e dalla configurazione precisa della perturbazione. Le aree più esposte all’Adriatico saranno le prime a ricevere le precipitazioni, ma il rischio di neve mista o pioggia resta elevato nelle zone costiere e pianeggianti, dove le temperature potrebbero non scendere a sufficienza.

Le proiezioni meteo aggiornate nelle prossime ore saranno fondamentali per chiarire l’entità dell’irruzione fredda e il suo impatto sulle diverse regioni. Gli esperti consigliano di seguire costantemente gli aggiornamenti e prepararsi a possibili sorprese, sia positive che negative, soprattutto per chi vive nelle aree a rischio di neve intensa.

Prepararsi all’evento

Con una situazione meteorologica di questa portata, è fondamentale adottare le giuste precauzioni. Gli automobilisti sono invitati a viaggiare solo con pneumatici invernali o catene a bordo, soprattutto se devono affrontare tragitti verso zone collinari o montane. Le autorità locali stanno già predisponendo piani di emergenza per garantire la sicurezza sulle strade e l’approvvigionamento nelle aree più isolate.

Anche nelle città, è importante fare attenzione alle condizioni dei marciapiedi e delle vie secondarie, che potrebbero diventare pericolosamente scivolose. In alcune zone potrebbero verificarsi interruzioni nella viabilità o nei servizi, per cui è consigliabile fare scorte di beni di prima necessità e rimanere aggiornati sulle allerte meteo.

Un evento che potrebbe entrare nella storia

Questa nevicata potrebbe diventare una delle più memorabili degli ultimi decenni, soprattutto per regioni come l’Emilia-Romagna, le Marche e l’Abruzzo. La possibilità di accumuli straordinari rende questo evento un momento da ricordare per gli appassionati di meteorologia e per tutti coloro che amano la magia dell’inverno. Tuttavia, con il fascino della neve arrivano anche le difficoltà, ed è essenziale affrontare l’evento con prudenza e preparazione.

Resta da vedere se le proiezioni attuali si tradurranno in realtà, ma una cosa è certa: sabato 11 gennaio segnerà l’inizio di un episodio invernale che, nel bene o nel male, lascerà il segno.




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