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Meteo: giorni della merla a rischio Buran dalla Siberia. Gennaio e febbraio Bianchi


di  Redazione, 10-01-2025 ore 15:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


I giorni della merla, tradizionalmente considerati i più freddi dell’anno, potrebbero confermare la loro reputazione quest’anno, portando con sé un rischio significativo: l’arrivo del temuto Buran, il gelido vento siberiano che promette di trasformare l’Italia in un paesaggio innevato. L’inverno, che finora si è dimostrato piuttosto mite in molte regioni, potrebbe riservarci una svolta decisa, con gennaio e febbraio pronti a tingersi di bianco.

Un inverno che si fa attendere

Fino ad ora, l’inverno italiano non ha impressionato con il suo rigore. Le temperature, seppur in calo rispetto ai mesi autunnali, sono rimaste sopra la media stagionale in gran parte del paese. Le montagne, soprattutto le Alpi e gli Appennini, hanno faticato a garantire accumuli nevosi significativi, con conseguenze evidenti anche per il turismo invernale e l’economia delle località sciistiche.

Ma gennaio sembra determinato a ribaltare questa tendenza. I meteorologi stanno monitorando con attenzione un blocco di aria fredda proveniente dalla Siberia, che potrebbe giungere sull’Italia proprio in concomitanza con i giorni della merla, dal 29 al 31 gennaio. Questo fenomeno, noto come Buran, è in grado di portare un’ondata di freddo intenso accompagnata da nevicate diffuse.

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Cos’è il Buran?

Il Buran è un vento gelido che nasce dalle steppe siberiane, dove si forma a seguito dell’accumulo di aria molto fredda e densa. Quando questa massa d’aria si sposta verso ovest, spesso alimentata da un’area di alta pressione in Russia, il Buran può raggiungere l’Europa, causando un crollo repentino delle temperature. Questo fenomeno non è nuovo per l’Italia: nel 2012 e nel 2018 il Buran ha portato nevicate record, spingendosi fino a Roma e al Sud.

Secondo i modelli meteorologici attuali, il Buran potrebbe arrivare con forza già negli ultimi giorni di gennaio, creando le condizioni per nevicate non solo sulle Alpi e sugli Appennini, ma anche in pianura, specialmente nel Nord e nel Centro Italia. Alcuni scenari più estremi prevedono addirittura neve sulle coste adriatiche e al Sud, dove fenomeni del genere sono piuttosto rari.

Gennaio e febbraio: un cambio di scenario

Se il Buran dovesse effettivamente abbattersi sull’Italia, gennaio e febbraio potrebbero diventare mesi decisamente rigidi. Le previsioni a lungo termine indicano un possibile rafforzamento dell’anticiclone russo-siberiano, che potrebbe continuare a spingere aria gelida verso il Mediterraneo. Questo quadro porterebbe a temperature ben al di sotto delle medie stagionali, con nevicate frequenti e diffuse su tutto il territorio nazionale.

Le regioni del Nord sarebbero le prime a essere colpite, ma il freddo potrebbe raggiungere rapidamente anche il Centro e il Sud, creando un’atmosfera insolita per molte aree. Le città storiche come Firenze, Roma e Napoli, spesso associate a inverni miti, potrebbero trasformarsi in scenari da cartolina, con monumenti e strade imbiancati dalla neve.

I rischi e le opportunità

Un inverno così rigido, se da un lato può creare disagi, dall’altro porta con sé anche opportunità. Il ritorno di abbondanti nevicate sarebbe una boccata d’ossigeno per le località sciistiche, duramente colpite dal clima mite e dall’incertezza economica. Tuttavia, il gelo potrebbe causare problemi significativi: il rischio di black-out energetici, difficoltà nei trasporti e criticità nelle infrastrutture urbane sono alcune delle sfide che il Paese dovrà affrontare.

Gli agricoltori, in particolare, guardano con preoccupazione all’arrivo del Buran. Un crollo improvviso delle temperature potrebbe danneggiare colture delicate, come gli alberi da frutto, e mettere a rischio le produzioni agricole in molte regioni. D’altra parte, le nevicate abbondanti potrebbero rappresentare una risorsa preziosa per le riserve idriche, che hanno sofferto a causa della siccità degli ultimi anni.

Come prepararsi?

Le autorità stanno già invitando i cittadini a prestare attenzione alle condizioni meteorologiche nei prossimi giorni. Proteggere i contatori dell’acqua, verificare lo stato degli impianti di riscaldamento e fare scorte di generi di prima necessità sono alcuni dei consigli utili per affrontare un’eventuale ondata di gelo. Allo stesso tempo, gli automobilisti dovrebbero assicurarsi di avere gomme da neve o catene a bordo, soprattutto nelle regioni a rischio nevicate.

In conclusione, i giorni della merla del 2025 potrebbero davvero entrare nella storia come i più freddi e suggestivi degli ultimi anni. Che si tratti di affrontare i disagi del gelo o di godere della magia della neve, l’Italia si prepara a vivere un inverno che, finalmente, fa onore alla sua reputazione.




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