di Redazione, 23-01-2025 ore 10:00 |
Febbraio 2025 potrebbe essere ricordato come uno dei mesi più rigidi e nevosi degli ultimi anni. L’inverno italiano sta per entrare nel vivo con una svolta meteorologica di portata eccezionale: il famigerato Buran, il vento gelido proveniente dalle steppe della Siberia, è pronto a travolgere l’Italia da Nord a Sud. Le ultime analisi mostrano un vortice polare ormai allo stremo, destabilizzato dalla spinta crescente dell’anticiclone russo-siberiano. A partire dal 4 febbraio, una discesa di aria gelida potrebbe portare neve, gelo e temperature da record in tutto il Paese, trasformando l’Italia in un paesaggio invernale degno dei migliori ricordi climatici.
Il collasso del vortice polare
Al centro di questa evoluzione meteorologica troviamo il vortice polare, una struttura atmosferica che governa il clima dell’emisfero settentrionale durante i mesi invernali. Nelle ultime settimane, il vortice ha iniziato a mostrare segni di instabilità, con un indebolimento progressivo che lo sta portando vicino al collasso. La pressione esercitata dall’anticiclone russo-siberiano, che si sta espandendo verso l’Europa, ha alterato il normale equilibrio del vortice, spingendolo fuori asse. Questo spostamento consente all’aria gelida accumulata nelle regioni artiche e siberiane di riversarsi verso sud, fino a raggiungere il cuore del Mediterraneo.
Buran in arrivo dopo il 4 febbraio
Le proiezioni meteorologiche indicano che l’arrivo del Buran sull’Italia è previsto subito dopo il 4 febbraio. Questo vento gelido, accompagnato da correnti di aria glaciale, sarà il protagonista di una delle più intense ondate di freddo dell’inverno. La sua forza, combinata con l’umidità presente nel Mediterraneo, darà vita a un mix esplosivo capace di generare nevicate diffuse su tutto il territorio nazionale, dai rilievi alpini alle coste meridionali.
Neve e gelo al Nord
Le regioni settentrionali saranno le prime a sentire gli effetti del Buran. A partire dal 5 febbraio, il Piemonte, la Lombardia e il Veneto potrebbero essere interessati da nevicate abbondanti, con accumuli significativi anche in pianura. Milano, Torino e Venezia potrebbero ritrovarsi sotto una coltre di neve che paralizzerà la viabilità urbana e i collegamenti regionali. Le Alpi, già cariche di neve per le precipitazioni recenti, subiranno un ulteriore incremento degli accumuli, aumentando il rischio valanghe.
L’Emilia-Romagna, con città come Bologna e Parma, potrebbe vedere nevicate diffuse e persistenti, mentre la pianura padana sarà avvolta da un freddo intenso, con temperature che potrebbero scendere ben al di sotto dello zero. Anche la Liguria, spesso più protetta grazie alla presenza del mare, potrebbe vedere neve fin sulle coste, con possibili fiocchi su città come Genova e Savona.
Il Centro si imbianca
Con l’avanzare dell’aria gelida, il freddo raggiungerà le regioni centrali, portando nevicate anche a basse quote. Toscana, Umbria, Lazio e Marche potrebbero vivere giornate di neve e gelo, con accumuli significativi nelle aree interne e collinari. Firenze potrebbe vedere fiocchi di neve che attecchiscono persino nel centro storico, mentre Roma, con temperature in forte calo, potrebbe vivere uno di quegli eventi nevosi tanto rari quanto spettacolari. Le colline umbre e marchigiane saranno letteralmente sommerse dalla neve, rendendo difficili gli spostamenti ma creando al tempo stesso scenari da cartolina.
Il Sud e le isole maggiori non saranno risparmiati
La vera particolarità di questo evento meteorologico sarà la capacità del Buran di spingersi fino alle regioni meridionali e alle isole maggiori. Campania, Puglia, Basilicata e Calabria saranno interessate da un calo drastico delle temperature, con neve che potrebbe raggiungere città come Napoli, Bari e Potenza. Anche le zone costiere, solitamente al riparo dalle grandi nevicate, potrebbero vedere accumuli di qualche centimetro, un fenomeno che si verifica raramente.
La Sardegna e la Sicilia, pur essendo più lontane dal cuore dell’ondata di gelo, non saranno completamente escluse. Sulle alture sarde potrebbero cadere nevicate abbondanti, mentre le zone interne della Sicilia, come l’Etna e i Nebrodi, potrebbero trasformarsi in paradisi innevati.
Un evento da monitorare
Pur essendo una tendenza, e quindi soggetta a margini di incertezza, le proiezioni attuali dipingono uno scenario che sembra ormai delineato. La combinazione di un vortice polare indebolito e un anticiclone russo-siberiano in piena espansione rappresenta una configurazione atmosferica perfetta per un febbraio straordinariamente freddo e nevoso. Tuttavia, l’evoluzione di queste dinamiche sarà monitorata attentamente nei prossimi giorni per confermare con precisione tempistiche e intensità dell’evento.
Conclusione: un febbraio da ricordare
Con il Buran pronto a irrompere sull’Italia dopo il 4 febbraio, il nostro Paese si prepara a vivere un inverno di rara intensità. Le nevicate che si prospettano, unite a un freddo siberiano senza precedenti, potrebbero trasformare l’intera Penisola in un paesaggio invernale unico, con effetti che si faranno sentire su tutti i fronti, dalla viabilità ai settori economici. Un febbraio che, se confermato, resterà nella memoria come uno degli episodi più significativi degli ultimi decenni.
di Redazione | del 02-02-2025 ore 10:00 |
di Redazione | del 01-02-2025 ore 17:00 |
di Redazione | del 01-02-2025 ore 10:00 |