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Mentre febbraio sembra avviarsi alla conclusione senza particolari scossoni sul fronte del gelo, la natura potrebbe riservare una sorpresa clamorosa nel mese di marzo. Se fino a qualche settimana fa si ipotizzava che l’inverno avesse ormai esaurito le sue cartucce, le ultime tendenze modellistiche suggeriscono che il freddo potrebbe tornare in grande stile proprio quando nessuno se lo aspetta. Neve forte e temperature in picchiata potrebbero caratterizzare la prima parte del mese, ribaltando completamente le aspettative di una primavera anticipata.
Marzo è un mese imprevedibile, un periodo di transizione in cui gli equilibri atmosferici possono cambiare repentinamente. Non è raro che dopo un febbraio relativamente mite si verifichino colpi di scena tardivi, con ondate di freddo improvvise capaci di riportare l’inverno anche quando il calendario inizia a suggerire altro. Quest’anno, i segnali che arrivano dai modelli numerici stanno iniziando a mostrare una tendenza interessante, con la possibilità di un’irruzione di aria fredda direttamente dalla Russia o dall’Artico, pronta a far sentire i suoi effetti sul Mediterraneo.
Se questa dinamica dovesse concretizzarsi, l’Italia potrebbe trovarsi esposta a un afflusso gelido capace di generare nevicate abbondanti su molte regioni, con accumuli significativi anche a quote molto basse. In particolare, le zone più a rischio sarebbero ancora una volta quelle adriatiche e del Centro-Sud, dove l’aria fredda potrebbe interagire con una depressione mediterranea, creando le condizioni perfette per precipitazioni nevose intense. Ma attenzione, perché in base alla traiettoria dell’aria gelida anche il Nord potrebbe essere coinvolto, con possibili nevicate in pianura sulle regioni settentrionali e sulla Toscana.
L’elemento chiave sarà come sempre il comportamento del vortice polare, che nelle ultime settimane ha mostrato una certa instabilità, segno che potrebbe cedere da un momento all’altro lasciando spazio a discese fredde più incisive. Se a questo si aggiunge la possibilità di forti contrasti termici tra il freddo in arrivo e l’aria più mite preesistente, il risultato potrebbe essere una fase di maltempo nevoso su molte zone d’Italia, con neve forte e temperature in picchiata rispetto ai valori attuali.
Non sarebbe la prima volta che marzo si comporta in modo estremo. Basti ricordare alcuni episodi del passato, come il marzo 1987 o il più recente marzo 2018, in cui neve e gelo colpirono l’Italia proprio quando si pensava che l’inverno fosse ormai alle spalle. Quest’anno le condizioni sembrano potenzialmente favorevoli a un nuovo colpo di coda invernale, anche se ovviamente la traiettoria esatta del freddo dovrà essere confermata nei prossimi aggiornamenti.
Se davvero il freddo riuscisse a imporsi con decisione, potremmo assistere a un marzo molto diverso da quello che molti si aspettano, con temperature sotto la media e neve forte anche a quote basse. Le conseguenze di un ritorno del gelo in questo periodo potrebbero essere significative, non solo per la sensazione termica ma anche per i risvolti sull’agricoltura, con il rischio di gelate tardive dannose per le colture già in fase di risveglio vegetativo.
Sarà quindi fondamentale seguire con attenzione gli sviluppi delle prossime settimane. Per ora, febbraio sembra voler chiudere senza particolari colpi di scena, ma la natura potrebbe stupire tutti a marzo, riportando l’inverno con un’ultima, intensa ondata di freddo e neve. Le prossime emissioni modellistiche saranno decisive per capire quanto sarà forte e duratura questa possibile irruzione fredda, ma una cosa è certa: l’inverno potrebbe non essere ancora finito, e marzo potrebbe ancora regalare sorprese gelide e nevose.
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di Redazione | del 20-02-2025 ore 10:00 |
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di Redazione | del 19-02-2025 ore 17:00 |
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di Redazione | del 19-02-2025 ore 10:00 |