L’inverno meteorologico è ormai terminato, ma la natura sembra volerci dire che la partita non è ancora chiusa. Le ultime proiezioni dei modelli numerici stanno mostrando una tendenza piuttosto clamorosa per marzo, con una possibile irruzione fredda capace di riportare la neve su molte zone d’Italia, persino in pianura. Se questa dinamica venisse confermata, potremmo trovarci di fronte a un evento tardivo che ribalterebbe completamente le aspettative di un avvio di primavera mite e tranquillo.
Ma perché la neve vuole ancora conquistare l’Italia proprio a marzo? Il motivo è legato all’instabilità del vortice polare, che anche dopo la fine ufficiale dell’inverno continua a mostrare segnali di cedimento, favorendo discese d’aria fredda verso il Mediterraneo centrale. Se nelle prossime settimane si concretizzasse un affondo artico-marittimo con la giusta traiettoria, potremmo assistere a un ritorno dell’inverno in grande stile, con temperature sotto la media e nevicate fino a quote bassissime su molte regioni.
Le zone più esposte a questa dinamica sarebbero le regioni adriatiche e il Centro-Sud, in particolare Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata, ma non è da escludere che il freddo possa spingersi fino alla Pianura Padana, con la possibilità di fiocchi anche in città come Bologna, Torino e Milano. Il Nord Italia, infatti, potrebbe essere coinvolto se si verificasse un doppio step: prima una discesa di aria fredda per creare un cuscinetto gelido nei bassi strati, poi un ingresso umido atlantico capace di innescare le precipitazioni nevose.
I modelli stanno iniziando a ipotizzare un drastico calo delle temperature proprio nella prima parte di marzo, con valori che potrebbero scendere anche di 8-10°C al di sotto della media stagionale. Se l’irruzione fosse sufficientemente intensa, la neve potrebbe tornare a fare la sua comparsa fino in pianura, creando un contrasto impressionante con le giornate più miti che spesso caratterizzano questo periodo dell’anno.
Un altro elemento fondamentale sarà la formazione di un minimo depressionario sul Mediterraneo, perché se il freddo arrivasse con il giusto tempismo e interagisse con umidità sufficiente, le condizioni diventerebbero ideali per nevicate diffuse. Questo significherebbe accumuli importanti sull’Appennino, ma anche sorprese fino alle coste su alcune regioni dell’Adriatico, con città come Pescara, Termoli, Bari e persino Napoli che potrebbero vedere fiocchi di neve.
Il rischio di una fase di gelo e neve tardiva è in aumento, ma allo stesso tempo non è ancora possibile stabilire con certezza l’evoluzione finale di questa dinamica. La posizione esatta del nucleo freddo sarà fondamentale per capire quali zone saranno realmente colpite e con quale intensità. Se il freddo dovesse scivolare troppo a est, l’Italia potrebbe rimanere solo ai margini dell’irruzione gelida, con un semplice calo termico senza particolari fenomeni. Se invece il gelo dovesse riuscire a sfondare con più decisione, allora la neve potrebbe davvero conquistare il nostro Paese in un periodo dell’anno in cui solitamente si pensa alla primavera.
Dopo questa fase fredda, il tempo potrebbe cambiare nuovamente in modo repentino, con il possibile ritorno dell’anticiclone e un rapido rialzo termico. Questo significherebbe un forte sbalzo di temperature, con la possibilità di passare dal gelo tardivo a valori sopra i 20°C nel giro di pochi giorni, un fenomeno che negli ultimi anni sta diventando sempre più frequente.
Insomma, la neve a marzo vuole ancora conquistare l’Italia, e le prossime settimane saranno decisive per capire se la tendenza verrà confermata o se si tratterà solo di un’illusione momentanea. Il freddo sta ancora mostrando i muscoli e tutto dipenderà dalla traiettoria esatta delle masse d’aria in discesa dal Polo. Se tutto dovesse andare nella direzione attuale, potremmo assistere a un episodio invernale di rilievo, con nevicate tardive e temperature ben lontane dai valori primaverili.
L’inverno ha davvero finito il suo spettacolo? Oppure sta preparando un colpo di scena finale che potrebbe sorprendere tutti? Lo scopriremo nei prossimi aggiornamenti.
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di Redazione | del 20-02-2025 ore 17:00 |
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di Redazione | del 20-02-2025 ore 10:00 |
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di Redazione | del 19-02-2025 ore 17:00 |