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Primavera pazza. Gelo e neve alternata a botte di caldo africano. La tendenza


di  Redazione, 24-02-2025 ore 17:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Un marzo e aprile fuori dagli schemi: tra gelo e ondate di calore estremo

La primavera 2025 sembra destinata a essere una delle più instabili degli ultimi anni, caratterizzata da forti contrasti termici e fenomeni atmosferici estremi. Le proiezioni meteo indicano la possibilità di un’alternanza tra irruzioni fredde tardive e improvvise risalite di aria calda dall’Africa, creando un vero e proprio caos climatico sull’Italia.

Questo scenario potrebbe tradursi in nevicate fuori stagione, seguite da giornate di caldo intenso con temperature oltre i 30°C, mettendo alla prova non solo le previsioni meteorologiche, ma anche la resistenza delle colture e degli ecosistemi.

Perché la primavera sarà così estrema?

Le cause di questa variabilità climatica sono molteplici e legate a una combinazione di fattori atmosferici e oceanici.

Fattori che determinano il caos meteorologico
    •    Vortice polare ancora attivo: l’inverno potrebbe non aver detto l’ultima parola, con masse d’aria fredda pronte a scendere verso sud
    •    Correnti atlantiche forti e instabili, capaci di innescare perturbazioni e sbalzi termici repentini
    •    Anticiclone africano in agguato, pronto a risalire verso il Mediterraneo portando ondate di calore anticipate

Se questa dinamica si confermasse, i mesi di marzo e aprile potrebbero essere caratterizzati da un’altalena di eventi meteo estremi, con giornate dal sapore invernale alternate a improvvisi anticipi d’estate.

Freddo tardivo e neve: quali zone rischiano di più?

Le prime settimane di marzo potrebbero riservare una nuova ondata di freddo, con nevicate anche a bassa quota.

Nord Italia: neve possibile fino in pianura

Se una retrogressione fredda dall’Europa orientale dovesse verificarsi, le regioni settentrionali potrebbero rivedere la neve:
    •    Piemonte e Lombardia, con fiocchi possibili su Torino e Milano
    •    Veneto e Friuli Venezia Giulia, con accumuli su Prealpi e pianure interne
    •    Emilia-Romagna, dove Bologna potrebbe essere interessata da fenomeni nevosi a bassa quota

Centro Italia: freddo e neve in Appennino

Le regioni centrali potrebbero essere colpite da episodi di neve tardiva, specie tra metà e fine marzo:
    •    Toscana e Umbria, con possibilità di fiocchi sulle colline
    •    Marche e Abruzzo, che potrebbero vedere neve anche sulle coste
    •    Lazio e Molise, con accumuli sulle zone appenniniche e rischio fiocchi a Roma

Sud Italia: rischio gelo e neve fuori stagione

Anche le regioni meridionali potrebbero essere coinvolte da un colpo di coda invernale:
    •    Campania e Basilicata, con neve fino a quote collinari
    •    Puglia e Calabria, con possibile neve nelle zone interne e sulle Murge
    •    Sicilia e Sardegna, dove le cime più alte potrebbero imbiancarsi

Se questa configurazione si realizzasse, la primavera partirebbe con un volto decisamente invernale, causando forti contrasti termici nel giro di pochi giorni.

Dopo il gelo, arriva il caldo africano?

Non appena le correnti fredde si ritireranno, l’anticiclone africano potrebbe prendere il sopravvento in modo prepotente, portando un primo assaggio d’estate già a fine marzo e inizio aprile.

Temperature estreme in arrivo?

Le proiezioni indicano la possibilità di punte di oltre 30°C, specie sulle regioni meridionali e sulle isole.

Le zone più a rischio caldo precoce potrebbero essere:
    •    Sicilia e Sardegna, con temperature fino a 34-35°C
    •    Puglia, Calabria e Basilicata, con valori superiori ai 30°C
    •    Lazio e Toscana, con anomalie termiche marcate

Questa alternanza tra ondate di freddo e improvvisi rialzi termici potrebbe generare fenomeni atmosferici intensi, come temporali violenti e grandinate improvvise, specie nelle zone di confine tra masse d’aria fredda e calda.

Gli effetti di questa primavera estrema

Una primavera così instabile potrebbe avere conseguenze significative su vari settori:
    •    Agricoltura in difficoltà, con gelate tardive seguite da caldo anomalo
    •    Rischio temporali violenti, dovuti agli sbalzi termici estremi
    •    Impatti sulla salute, con repentini cambiamenti di temperatura che potrebbero influenzare il benessere delle persone

Se le previsioni attuali venissero confermate, la primavera 2025 potrebbe essere ricordata come una delle più estreme degli ultimi decenni, con marcati contrasti tra gelo e caldo africano.

Conclusione: una stagione imprevedibile

Le proiezioni indicano una primavera fuori dagli schemi, con ondate di freddo alternate a risalite bollenti dall’Africa. Questo scenario potrebbe portare neve tardiva, gelate e poi un’esplosione di caldo improvviso, creando una stagione altamente instabile e ricca di sorprese.

Le prossime settimane saranno cruciali per confermare se questa primavera sarà davvero una delle più pazze della storia recente.




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