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Marzo è un mese di transizione in cui l’inverno lascia progressivamente spazio alla primavera, ma quest’anno potrebbe riservare sorprese anomale e contrasti estremi. Secondo le ultime tendenze, il meteo di marzo potrebbe alternare fasi di gelo tardivo e nevicate improvvise con momenti di caldo anomalo e sole bollente, creando un quadro di estrema variabilità. Tutto dipenderà dalle dinamiche atmosferiche in atto, con un Vortice Polare sotto pressione e una circolazione stravolta dallo stratwarming.
Perché marzo potrebbe essere così estremo?
L’elemento chiave di questo meteo anomalo è la persistenza di un Vortice Polare instabile, che alterna momenti di compressione a improvvise espansioni. Questo significa che masse d’aria gelida potrebbero scendere verso l’Europa anche nella seconda metà di marzo, portando nevicate a bassa quota e un colpo di coda dell’inverno. Allo stesso tempo, però, il Mediterraneo potrebbe rispondere con improvvisi afflussi caldi nord-africani, capaci di far schizzare le temperature ben oltre la media del periodo.
I principali fattori che influenzano questa tendenza sono:
• Stratwarming in atto, che potrebbe riversare gli effetti nella troposfera dopo il 10-15 marzo, alterando il quadro generale
• Anticiclone africano in agguato, pronto a risalire verso il Mediterraneo se si aprissero le condizioni favorevoli
• Scontro tra masse d’aria, con forti contrasti termici tra il freddo polare in discesa e il caldo sub-tropicale
Gelo e neve ancora protagonisti? Quando potrebbe accadere
Secondo i modelli, non è escluso che una fase di gelo tardivo possa colpire l’Europa e l’Italia dopo il 12-15 marzo, specialmente nelle regioni centro-settentrionali e lungo l’Adriatico. Il rischio di neve a bassa quota resta concreto, soprattutto se l’aria artica riuscisse a penetrare nel Mediterraneo generando depressioni cicloniche.
Le regioni più esposte a questo rischio potrebbero essere:
• Nord Italia, con possibili nevicate fino in pianura tra Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto
• Adriatiche, dove l’ingresso freddo potrebbe generare rovesci di neve fino a bassa quota tra Marche, Abruzzo e Molise
• Sud Italia, in caso di ciclogenesi, le regioni come Puglia, Basilicata e Calabria potrebbero vedere rovesci nevosi sulle colline
Non solo gelo: attenzione ai picchi di caldo africano
Se da un lato il freddo polare potrebbe ancora dire la sua, dall’altro l’anticiclone africano potrebbe approfittare di eventuali pause per invadere il Mediterraneo con un caldo anomalo e sole bollente. Alcuni scenari mostrano la possibilità che, dopo una fase di freddo, si possa assistere a un repentino rialzo termico con temperature anche di 10-15 gradi sopra la media.
Se questa ipotesi si concretizzasse, ecco le aree più esposte:
• Isole Maggiori, con possibili picchi di 28-30°C in Sicilia e Sardegna
• Sud Italia, dove Campania, Calabria e Puglia potrebbero raggiungere i 25-27°C
• Centro-Nord, specialmente in pianura padana e lungo il Tirreno, con valori che potrebbero superare i 22-24°C
Marzo 2025: un mese di estremi termici?
Dai dati attuali emerge quindi un meteo anomalo e fortemente dinamico, con il rischio di passaggi rapidi tra gelo e caldo. Questo scenario potrebbe portare a:
• Escursioni termiche violente, con differenze di oltre 20-25°C in poche ore
• Fenomeni estremi, con temporali improvvisi, grandinate e persino bufere di neve in alcune zone
• Impatto sulla natura, con una vegetazione messa a dura prova dalle continue oscillazioni termiche
Conclusione: tendenza da monitorare
Con queste premesse, il meteo di marzo potrebbe davvero essere segnato da episodi estremi, con una fase di gelo tardivo seguita da una possibile ondata di caldo anomalo. Tuttavia, trattandosi di una tendenza ancora da verificare, sarà fondamentale seguire gli aggiornamenti nei prossimi giorni per comprendere quale sarà l’evoluzione definitiva. Il mese della primavera per eccellenza potrebbe rivelarsi tutt’altro che prevedibile.
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di Redazione | del 05-03-2025 ore 10:00 |
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di Redazione | del 04-03-2025 ore 17:00 |
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