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Meteo: Marzo presenta il conto. Arriva il Freddo da est


di  Redazione, 15-03-2025 ore 12:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Un’irruzione gelida nel cuore di marzo

Dopo settimane caratterizzate da temperature spesso sopra la media, marzo è pronto a presentare il conto con un’irruzione di freddo intenso in arrivo direttamente da est. Tra lunedì 17 e giovedì 20 marzo, una massa d’aria di origine artico-continentale si spingerà rapidamente verso l’Italia, determinando un brusco calo delle temperature e un deciso cambio di scenario.

Il flusso freddo, alimentato da correnti provenienti dalla Russia, entrerà nel Mediterraneo attraverso la porta della Bora e del Grecale, portando un tracollo termico e condizioni di instabilità marcata soprattutto sulle regioni orientali e meridionali.

Freddo e instabilità: le zone più colpite

L’arrivo dell’aria gelida da est sarà accompagnato da un calo termico fino a 10-12°C rispetto ai valori attuali. Il versante adriatico e parte del Sud saranno le aree più esposte, con la possibilità di nevicate a quote basse nelle regioni centrali e meridionali.

Le zone più colpite saranno:
    •    Nord-Est e Emilia-Romagna: crollo delle temperature, rovesci sparsi e possibili episodi nevosi fin sui 300-400 metri.
    •    Marche e Abruzzo: rischio neve fino a 200-300 metri, con fiocchi che localmente potrebbero raggiungere aree di pianura durante i rovesci più intensi.
    •    Molise e Gargano: precipitazioni miste a neve fino a 200 metri, possibili accumuli nelle zone interne.
    •    Puglia centro-settentrionale e Basilicata: possibilità di neve o graupel dai 300-400 metri, con rovesci di forte intensità.
    •    Calabria e Sicilia settentrionale: instabilità accentuata con rischio di neve oltre i 500-600 metri, forti venti e mareggiate.

Il vento di Tramontana e Grecale renderà il freddo ancora più pungente, con temperature percepite decisamente più basse rispetto ai valori reali.

Temperature in picchiata: valori sotto media

Le temperature subiranno un drastico calo, con minime che potrebbero avvicinarsi agli 0°C anche in pianura nelle zone più esposte. Alcuni valori previsti tra martedì 18 e mercoledì 19 marzo:
•    Milano: minime intorno a 2-3°C, massime non oltre i 10-12°C
    •    Bologna: minime tra 0 e 2°C, massime non superiori a 8-10°C
    •    Roma: temperature in calo con minime di 4-5°C e massime tra 12 e 14°C
    •    Pescara: valori compresi tra 2 e 5°C, con massime intorno ai 9-11°C
    •    Bari: crollo termico con minime tra 3 e 5°C, massime sui 10-12°C
    •    Napoli: temperature in diminuzione con minime sui 6-8°C e massime tra 12 e 14°C
    •    Palermo: meno coinvolta dal freddo, minime tra 8 e 10°C, massime fino a 15-16°C

L’anomalia termica rispetto alla media del periodo sarà particolarmente marcata su Adriatico e Sud, dove il freddo in arrivo da est potrebbe portare temperature inferiori anche di 5-7°C rispetto ai valori tipici della seconda metà di marzo.

Attenzione al vento: raffiche oltre i 70 km/h

Oltre al crollo termico, uno degli elementi più rilevanti di questa irruzione di freddo da est sarà il vento forte, che soffierà con raffiche intense su gran parte della Penisola.
    •    Bora e Grecale saranno protagonisti al Nord e sul versante adriatico, con punte di 70-80 km/h sulle coste di Veneto, Emilia-Romagna e Marche.
    •    Tramontana e Maestrale investiranno il Sud, con raffiche fino a 60-70 km/h su Puglia, Basilicata e Calabria, intensificandosi nelle zone esposte.
    •    Possibili mareggiate lungo le coste adriatiche e tirreniche, con onde fino a 3-4 metri tra Molise, Puglia e Calabria ionica.

Neve a quote basse: possibili sorprese?

L’afflusso di aria artica potrebbe creare le condizioni per episodi nevosi a bassa quota lungo il versante adriatico. In particolare:
    •    Tra Abruzzo e Molise non è esclusa neve fin sui 200-300 metri, con accumuli localmente più consistenti nelle zone interne.
    •    Puglia centro-settentrionale: fiocchi possibili fino ai 300-400 metri, con episodi di neve tonda o graupel anche più in basso.
    •    Basilicata e Campania interna: neve oltre i 400-500 metri, con possibili sorprese nelle zone collinari.
    •    Sicilia settentrionale e Calabria: neve oltre i 600-700 metri, ma con rovesci intensi che potrebbero portare brevi fioccate anche più in basso.

L’evoluzione della perturbazione è ancora da confermare nei dettagli, ma il quadro generale suggerisce una fase di freddo e instabilità tipicamente invernale, nonostante il calendario segni già la seconda metà di marzo.

Quanto durerà il freddo?

Secondo gli ultimi aggiornamenti, l’irruzione di freddo da est dovrebbe raggiungere il suo apice tra martedì 18 e mercoledì 19 marzo, con il punto di minimo delle temperature e i fenomeni più intensi.

A seguire, tra giovedì 20 e venerdì 21 marzo, il nucleo freddo tenderà gradualmente ad attenuarsi, ma il clima potrebbe rimanere sotto media per qualche giorno, in attesa di nuove possibili evoluzioni.

Marzo, dunque, continua a mostrare il suo lato più imprevedibile, confermandosi un mese di transizione tra inverno e primavera, con sbalzi termici anche importanti. Il freddo che arriva da est ne è la prova: dopo un periodo mite, il gelo torna a farsi sentire




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